Ficarra
Le origini del paese si perdono nel tempo, nelle località di “Pallisa” e “Strummo” non è difficile imbattersi in piccoli frammenti di terracotta del periodo Greco affioranti dal terreno.
Le origini del paese si perdono nel tempo, nelle località di “Pallisa” e “Strummo” non è difficile imbattersi in piccoli frammenti di terracotta del periodo Greco affioranti dal terreno. L’attuale localizzazione ebbe origine quasi certamente in epoca Bizantina, a testimonianza della cultura arabo-normanna rimangono gli archi a sesto acuto della cripta della chiesa Madre. Il tessuto urbanistico di Ficarra è di chiara origine medievale, la prima notizia della esistenza di questo agglomerato urbano con l’odierno nome risalgono a un diploma del Conte Ruggero Normanno del 1082 infatti Ficarra viene citato nel 1198 nel registro della chiesa di Messina, come un comune in cui sorge una fortezza costruita nel periodo Saraceno, dal che si può dedurre che in un periodo pre-normanno, il paese sia stato un piccolo borgo arabo. Di questo periodo arabo-saraceno non esistono notizie: ma tra le numerose tracce che è possibile riscontrare, la più importante risiederebbe nel nome stesso di Ficarra, assimilabile etimologicamente all’arabo “Fakhàr” (glorioso). L’attività economica principale era l’agricoltura ma assai diffuso era anche l’allevamento del baco da seta.
Via Umberto I (Ficarra)
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DA VISITARE
La Sicilia è bella in ogni suo angolo: Brolo ed i paesi limitrofi offrono innumerevoli bellezze paesaggistiche da visitare. Qui di seguito solo alcune proposte, per maggiori informazioni contatta l’ufficio turistico del paese, ai recapiti indicati sopra.
SANTUARIO DELLA MADONNA ANNUNZIATA
La Chiesa ospita opere scultoree e pittoriche di prestigiosi artisti fra le quali particolare rilievo assumono un polittico antonelliano, un Crocifisso ligneo quattrocentesco, un tabernacolo marmoreo della scuola del Gagini (1531), due statue marmoree di cui una opera del Gagini (la Madonna di Loreto o delle nevi) l’altra, l’Immacolata, di autore ignoto è stata donata dalla famiglia Piccolo (1615); entrambe provengono dal Convento dei frati minori osservanti.
FORTEZZA CARCERARIA
Nata come torre saracena, nel XVI secolo è stata fortificata ed adibita a carcere, e sembra fosse uno dei piú temuti, basta osservare le stanze trasformate in celle, coi loro letti in muratura e la dimensione di alcune di esse, tanto anguste da non consentire che i prigionieri stessero in posizione eretta.
CONVENTO DEI FRATI MINORI OSSERVANTI
Il convento dei Frati Minori Osservanti detto dei “Cento Archi” , secondo il barone Amico, è stato fondato dai frati nel 1600, ma la porta della Chiesa è datata 1522. La Chiesa a navata unica, dedicata a S.Maria del Gesù , è ridotta a pochi ruderi dominati dal grande arco trionfale.
PALAZZO BARONALE
Si tratta del più grandioso palazzo del paese, a due piani oltre il pianterreno, che avrebbe dovuto avere sette balconi per ogni piano di cui uno angolare, quello verso la piazza. In realtà è stata realizzata solo la parte destra del prospetto, col portone ornato da motivi gotigheggianti, mentre il lato sinistro è stato interrotto al pianterreno. Un giardino con un terrazzo panoramico e vari locali di servizio completavano questa maestosa residenza.
CASA DEL BACO
L’importanza che l’antica arte dell’allevamento del baco da seta ha rivestito nel territorio messinese è oggi testimoniata dal Museo “Casa del baco”, custode di questa sapiente tradizione praticata dalla popolazione di Ficarra fino alla fine degli anni ’40. Il museo nasce, quindi, con l’intento di illustrare al visitatore le varie fasi di questa importante tradizione locale, dall’allevamento alla produzione della seta.
MUSEO DELLA PIETRA ARENARIA
Da sempre, caratteristico l’uso della pietra arenaria locale, intagliata per ottenere stemmi e decorazioni architettoniche tipiche delle abitazioni databili tra il Seicento e l’Ottocento. Tra gli obiettivi del museo primeggia quello di promuovere iniziative atte a divulgare, far conoscere e valorizzare l’antica arte della lavorazione della pietra arenaria.
MUSEO DEI GIOCHI E DEL GIOCATTOLO MEDIEVALE
È il primo in Italia interamente dedicato al mondo ludico del Medioevo, offre un panorama completo di quelli che erano i passatempi dell’epoca. Si tratta di un Museo “didattico” che ospita artistiche riproduzioni realizzate sulla base di fonti iconografiche e letterarie. Si trovano giochi mimici, giochi su tavola, giochi educativi, giochi tra fantasia e povertà di mezzi e giochi di movimento, 70 tipi di giochi e giocattoli per un totale di circa 200 manufatti.
Ultimo aggiornamento
13 Maggio 2022, 13:53